Genova. Un altro colpo di scena nel processo Rasero. Ieri, durante l’udienza, il medico legale Marco Canepa, consulente della difesa, ha rivelato che il morso sul piede del piccolo Alessandro è presumibilmente della madre, Katherina Mathas, e non dell’imputato Giovanni Antonio Rasero, accusato di aver ucciso il piccolo la notte tra il 15 e il 16 marzo in un residence di Nervi.
“Dopo avere fatto il calco a Rasero – ha detto Canepa – ho visto che le ecchimosi sul primo e sul quarto dito del piede sono riconducibili a due canini. Facendo il confronto con i denti dell’imputato si possono notare alcune differenze: uno dei canini di Rasero sporge mentre l’altro è quasi piatto e i premolari sono più sporgenti rispetto agli altri denti”. I dubbi del medico legale riguardano anche l’ora del decesso: “Non è possibile – ha concluso Canepa – stabilire con esattezza l’orario della morte. Ci sono molte variabili e non parliamo di una scienza esatta. Per questo l’orario potrebbe attestarsi tra mezzanotte e le 4 del mattino”, quindi oltre due ore la tesi dell’accusa. L’udienza è stata rinvita al 20 dicembre, giorno della requisitoria del pm Marco Airoldi.