Cronaca

Nervi, omicidio della farmacista Paola Carosio: i retroscena

ambulanza

Nervi. Agg.h.14.05 Germano Graziadei, l’ingegnere arrestato dai carabinieri per l’omicidio della compagna Paola Carosio, continua a professare la propria innocenza. “Voi non capite, voi non capite. Ho perso la donna che amo, la compagna della mia vita”. Queste le sue prime parole durante l’interrogatorio. “Paola ha avuto un malore, si è sentita male. Non l’ho ammazzata io. Vi giuro”.

Agg.h.13.35. Paola Carosio, la farmacista uccisa questa notte nella sua abitazione di Nervi, sarebbe morta per anossia da strangolamento, ma un taglio sulla nuca ha evidenziato come sia stata anche sbattuta con violenza contro uno spigolo, forse nella determinazione di finirla. Un’agonia che sarebbe durata almeno un quarto d’ora.

Sembra che ci siano pochi dubbi sulla dinamica della tragedia avvenuta sabato sera in una abitazione di via Buriano; tutti gli indizi, infatti, porterebbero verso un’unica direzione, cioè lo stangolamento. Quando il 118, intorno alle 23.30, è arrivato sul posto, la vittima era ancora in vita, ma ormai priva di sensi e a nulla sono serviti gli sforzi per cercare di rianimarla con il defribillatore.

Paola Carosio è stata trovata in bagno e accanto a lei c’era l’ex compagno Germano Graziadei, proprio la persona che aveva chiamato il 118 spiegando che la donna era stata vittima di un malore. Versione a cui i medici non hanno creduto, visto che sul collo della donna sono stati riscontrati segni di strangolamento. A questo punto è partita la chiamata ai carabinieri, che, pochi minuti dopo, erano già sul posto per ricostruire la dinamica dei fatti.

Germano Graziadei ha continuato a parlare di malore, versi0ne considerata più che inattendibile, vista la presenza di una serie di indizi “schiaccianti”, concordanti fra loro, che confermerebbero lo strangolamento. L’uomo, interrogato a lungo, ha continuato a non parlare, l’unica cosa che ha detto è stata: “In casa oltre a noi non c’era nessun altro”. Elemento che sembrerebbe confermare ulteriormente la sua colpevolezza. Comunque a stabilire la causa del decesso sarà l’autopsia, che verrà effettuata nel giro di un paio di giorni al massimo.

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