Genova. La Jolly Amaranto, una nave mercantile, in queste ore ha chiesto soccorso alle autorità egiziane per un’avaria al motore.
“Ci sono problemi di macchina ma l’equipaggio di 22 persone, 16 italiani e cinque romeni, sta bene e sta gestendo in modo brillante e molto professionale questa situazione. Siamo molto preoccupati per loro. Abbiamo perso dei container, ma non ci sono carichi pericolosi a bordo”.
A parlare è Stefano Messina, amministratore delegato della Ignazio Messina, che sta seguendo l’evoluzione della situazione dal porto di Genova.
“Il mare è molto brutto, ci sono onde alte e vento forte – spiega ancora Messina -. Siamo in contatto con la Marina Egiziana e stiamo vedendo se altre navi da carico possano portarsi a ridosso, ma pare che per ora non sia possibile nessuna operazione di soccorso. Stiamo seguendo le operazioni momento per momento, quello che ci preme è l’incolumità dei membri dell’equipaggio, tanto il carico è coperto da assicurazione. Smentisco nel modo più assoluto che a bordo della nave ci sia materiale pericoloso. Ci sono soprattutto auto e camion, oltre a vernici, pitture, inchiostro per stampanti, tutto è trasportato in 38 container, sottoposti ai controlli della Capitaneria di porto al momento della partenza. Nessuna delle sostanze di questi container può scatenare un disastro ambientale. Non stiamo parlando di una petroliera”.
Essendo inoltre priva dei motori, sottolineano dalla Guardia Costiera, la Jolly Amaranto è di fatto ingovernabile e la forza delle onde rischia di far saltare gli ancoraggi del carico, una parte del quale è già caduta in mare, che potrebbe così finire contro le paratie della nave e aprire una falla. Il movimento di camion e container, inoltre, potrebbe comportare un consistente spostamento del peso del carico da una parte o dall’altra della nave, facendola rovesciare.
Il comandante della nave ha chiesto di poter abbandonare la nave per non mettere a rischio l’incolumità dell’equipaggio