Cronaca

Jolly Amaranto, l’armatore commenta la paradossale vicenda

jolly amaranto

Genova. Andrea Gais, amministratore delegato della “Ignazio Messina”, spiega quanto avvenuto con la Jolly Amaranto: “E’ una vicenda paradossale, è come se un uomo si fosse salvato dopo essere caduto dal tetto di un grattacielo e poi fosse morto salendo sull’autobus”.

La nave mercantile con 21 membri di equipaggio (tutti salvi) si è arenata stanotte mentre veniva trainata da due rimorchiatori dello scalo marittimo, nel canale di accesso al porto di Alessandria d’Egitto, dopo aver trascorso due giorni (sabato e domenica) in balia delle onde con mare forza dieci ed i motori in avaria, in attesa di soccorsi che non arrivavano a causa di un’eccezionale ondata di maltempo.

Ieri la Jolly Amaranto era stata trainata da un rimorchiatore della compagnia olandese Smit per 90 chilometri fino alla rada portuale. E quando tutto sembrava ormai essersi risolto, presa in consegna dai rimorchiatori del porto di Alessandria d’Egitto, durante l’ingresso al terminal, c’é stato un disallineamento, complice la risacca provocata dal mare grosso, ed ha scarrocciato urtando contro qualcosa. Così ha preso ad imbarcare acqua, fino ad inclinarsi a 15 gradi.

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