Genova. 500 kg di tonno rosso sequestrati al mercato del pesce di Milano, territorio di competenza della capitaneria di porto genovese. Questa è l’ultima operazione in ordine di tempo della guardia costiera genovese che stamattina ha fatto il bilancio delle operazioni del 2010.
Il sequestro dei 500 kg di tonno rosso rientra nelle attività che la guardia costiera compie a tutela del consumatore e degli operatori della filiera alimentare, dai ristoratori fino alle grandi distribuzioni. Sono molteplici le infrazioni che la guardia costiera può rilevare sul pescato, dall’etichettabilità alla tracciabilità: insomma non solo deve essere evidente e palese il percorso che il pesce fa dal mare alle nostre tavole, ma questo percorso ovviamente deve essere reale (banalmente non si può scrivere che il pescato è delle coste sarde quando arriva dai mari del nord).
In un clima che rilancia costanti allarmi nei confronti della sicurezza ambientale e alimentare, il bilancio compiuto dalla capitaneria restituisce un quadro meno drammatico di quanto ci si potesse aspettare. Rispetto al numero dei controlli effettuati nel corso del 2010, sia per quello che riguarda il pescato sia per quello che riguarda l’attività antinquinamento (in totale si superano i 2000 controlli), le infrazioni rilevate sono davvero una percentuale minima.
Il dato rispetto all’inquinamento – 13 il numero delle infrazioni rilevate in materia – per una questione meramente statistica non può considerare quelle intentate nei confronti di ignoti. I rappresentati delle guardia costiera hanno tenuto a sottolineare come l’affinarsi delle tecnologie e delle tecniche nei controlli rende sempre più agevole individuare imbaracazioni inquinanti.
L’episodio più eclatante avvenuto nel 2010 risale al 19 febbraio quando lo scontro tra una nave mercantile e un rimorchiatore francese provocò lo sversamento in mare del combustibile, che per via delle correnti arrivò a toccare le coste francesi. Questo rappresenta uno dei momenti più drammatici del 2010 per i nostri mari, di cui fra l’altro le cronache conservano opache tracce.
Altro dato positivo, infine, è quello che riguarda i traghetti che ogni estate portano i turisti dalle coste liguri alle principali località turistiche isolane. La guardia costiera infatti ha controllato almeno una volta in mare – dunque non alla partenza quando alcune lacune possono essere mascherate – tutti i traghetti per tutte le tratte, constatando quanto questi esprimano standard di accoglienza e di sicurezza molto positivi.