Genova. Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, ha parlato oggi a Genova alla prima commemorazione leghista del Balilla: “La Lega Nord è stata un po’ un Balilla perché ha detto: bisogna cambiare il sistema Italia che non funziona e piano piano, combattendo, sta portando a casa la riforma federale. La Lega come Balilla ha portato il cambiamento”.
Ieri il Fli ligure aveva polemizzato con la Lega affermando che Balilla non è padano ma solo genovese, anzi padani sarebbero gli austriaci contro cui il ragazzo tirò le pietre nel quartiere Portoria del capoluogo ligure. “La Lega, come Balilla, lotta per un sistema vicino alla gente – ha sottolineato Renzo Bossi – vuole tenere vive le tradizioni della nostra terra senza polemiche. Ognuno può ricordarlo, Balilla è un simbolo, un uomo del popolo, che ha deciso di prendere l’iniziativa togliendo la paura agli altri”.
“Vent’anni fa parlando di federalismo si era considerati pazzi – ha continuato Renzo Bossi – Oggi tutti ne parlano. Con la riforma federale, applicando i costi standard a ogni Regione del Paese, ci sarà più efficienza, saranno tagliati gli sprechi, un bene per le tasche di tutti”.
“Quando si va contro al sistema come Balilla, si fa sempre fatica – ha concluso Bossi – la Lega lo sa, sarà sempre così. Balilla ha tirato il primo sasso il 5 dicembre del 1746, ottenendo uno dei primi trattati a ottobre 1748, due anni dopo. La Lega sa che ci vuole tempo per cambiare il sistema”.
Non è mancato un accenno alla riforma universitaria e alle proteste degli studenti: “”La riforma dell’università è indispensabile, spesso i giovani vanno in piazza oggi non sapendo quali sono i punti della riforma. Sicuramente c’é bisogno di una riforma e bisogna cambiare qualcosa, per preparare il futuro di questo Paese dobbiamo ripreparare i giovani al mercato di oggi della globalizzazione”.