Genova. Continuano le manifestazioni di protesta degli studenti universitari e stamattina sono stati protagonisti quelli ospiti in residenze dell’Azienda regionale servizi scolastici e universitari (ARSU). In circa cinquanta hanno fatto un presidio in via San Vincenzo, proprio davanti alla direzione dell’ente.
Una delegazione è stata poi ricevuta dall’assessore regionale al Bilancio e università Pippo Rossetti. Le risposte non sono state confortanti: Rossetti ha ribadito l’ineluttabilità dei tagli. I 650mila euro in meno sulle mense significheranno l’eliminazione della prima colazione nelle Case dello Studente e un rincaro dei pasti, da 20 a 50 centesimi, a seconda delle fasce di reddito. I trasferimenti all’Arssu verranno poi ridotti di un altro milione. Neppure un euro da Roma per le borse di studio.
Gli studenti hanno appeso due striscioni: “Lo studio è un diritto” e “art. 34: i capaci e meritevoli, anche privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.