Politica

Genova, palazzo Ducale: il popolo viola manifesta e le truppe del PDL reagiscono (fotoservizio)

Genova (Piazza Matteotti). Mentre prosegue il lungo congresso del PDL ligure, fuori da Palazzo Ducale, in Piazza Matteotti, si sta svolgendo una manifestazione del popolo viola. Una trentina di manifestanti protesta a gran voce, urlando slogan e scandendo l’elenco delle cosiddette “leggi vergogna”.

I temi sono noti e rappresentano, sin dalla nascita del movimento che ha il suo centro nella rete, il loro cavallo di battaglia: dalle leggi sul sistema dei media alla vendita dei decoder, fino ad arrivare a tutto il comparto giustizia, lodo Alfano, legittimo impedimento, etc.

Il principale destinatario degli slogan non è però Berlusconi, per il quale si chiede la sfiducia attraverso un lungo striscione viola, quanto Claudio Scajola, canzonato per la nota vicenda della casa con vista sul Colosseo comprata, presumibilmente, dall’imprenditore Anemone.

La manifestazione continua sugli scalini del Ducale, tra curiosi, interessati e passanti distratti, che girano tra bancarelle di dolciumi e cibo in salsa natalizia. Questa, a tutti gli effetti, è una manifestazione di disturbo. I sostenitori del popolo viola si sforzano a fare arrivare le loro parole scandite nel megafono al piano superiore dove si sta svolgendo la manifestazione del PDL.

Proprio per questo è arrivata anche la risposta dai PDL. Un drappello di militanti, donne dichiaratamente sull’ottantina, si sono schierate proprio all’entrata del Ducale, con le bandiere a sostegno di Berlusconi, e urla che provano a contrastare il lungo elenco del popolo viola. Insomma chi si sarebbe aspettato epici scontri, si trova invece davanti a una scena forse divertente, sicuramente surreale: un drappello di esponenti della società civile bardato di viola, presuntamente radicale ma moderato e pacato nei modi, a lanciarsi slogan e battute di scherno con delle attempate ed energiche signore, indefesse sostenitrici del “Presidente” (con la”p” maiuscola, ovviamente) e del suo governo.

Il momento più violento è stato scandito dal rissoso scambio di battute “A lei il mutuo chi glielo paga?”, proveniente dal popolo viola, a cui le signore hanno risposto “sicuramente non i traditori”. Insomma, educazione civica in piazza, battute e polemiche molto più composte di quelle dei noti salotti televisivi. E a pensarci bene, anche il tenore delle argomentazioni non è poi così lontano da quello che siamo abituati ad ascoltare.

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