Genova. Una marcia per il clima, sotto la pioggia. In contemporanea con il vertice mondiale sul cambiamento climatico che si sta tenendo a Cancun, gli ambientalisti genovesi si sono dati appuntamento nel capoluogo ligure e al ritmo di speciali tamburi, finti fusti di scorie nucleari, hanno portato avanti una singolare marcia percorrendo via Roma, Piazza De Ferrari fino ad arrivare in via XX Settembre, dove oggi Legambiente Liguria ha organizzato un presidio di raccolta firme per un’iniziativa di legge popolare su efficienza, risprmio energetico e fonti rinnovabili.
“Sono tantissime le persone interessate – ha detto Elena Dini, responsabile settore energia, Legambiente Liguria – Oggi a Genova abbiamo raccolto più di 300 firme in meno di 2 ore, mentre 70 mila sono già quelle prese in tutta Italia. Siamo qui insieme a molte associazioni genovesi per ricordare il vertice mondiale e per sensibilizzare i cittadini genovesi sull’importanza di quest’appuntamento: le decisioni prese a Cancun sono importanti perchè aiuteranno anche il nostro Paese a prendere impegni riguardo a cambiamenti climatici”.
Quanto alla protesta simbolica con i fusti-tamburi: “Sono un simbolo per ricordare che la costruzione di nuove centrali nucleari produce quantità di scorie e rifiuti tossici che non sappiamo ancora né dove mettere e né dove stoccare. Il pericolo qui in Liguria nello specifico non c’è, ma nel resto d’Italia il Governo ha evidenziato siti interessanti, per fortuna per ora sono solo ipotesi”.
Alberto Maria Vedova – Tamara Turatti