Genova. Non è la famigerata AH1N1, ma l’influenza stagionale, quest’anno nominata australiana, in anticipo di due settimane rispetto alla media nazionale, ha colpito il capoluogo ligure con forza. E le conseguenze sono quelle tipiche dell’epidemia: a finire a letto, anche nella notte di San Silvestro, sono ben 2 genovesi su mille, soprattutto giovani nella fascia adolescenziale, i soggetti cioè senza vaccino e più predisposti al freddo di questi giorni.
Ma non solo. L’effetto collaterale, per restare in ambito farmaceutico, ricade direttamente sulle strutture ospedaliere: pronto soccorso assediato, con una media di 200-250 pazienti, e blocco temporaneo dei ricoveri ordinari. Succede nei due maggiori ospedali cittadini, Galliera e San Martino, mentre il Villa Scassi di Sampierdarena, per ora non ne ha avuto bisogno. A complicare le cose: i medici di base in ferie e l’accesso all’ospedale come via preferenziale per tutte le persone che non possono ricorrere a visite private.