Genova. La prova dell’alcol test è uno dei temi di discussione più frequenti fra gli automobilisti e anche fra baristi e ristoratori che, proprio per questo, hanno visto diminuire il consumo di bevande alcoliche. Ora, due periti di Pavia sono stati incaricati dal gip Roberto Fucigna di fare una perizia sull’etilometro in dotazione alle forze dell’ordine per accertare se sia idoneo a stabilire l’esatto valore di alcol nel sangue.
E’ stato disposto ieri in un incidente probatorio richiesto dagli avvocati Ennio Pischedda e Andrea Costa, difensori di un giovane fermato e sottoposto al test con un riscontro ritenuto inattendibile dai legali. Il gip Fucigna ha conferito l’incarico ai professori dell’ università di Pavia Angelo Groppi e Paolo Donesini che hanno preso 90 giorni di tempo. L’intento dei due penalisti è quello di verificare l’affidabilità dell’etilometro in base alle risultanze di una documentazione della comunità scientifica internazionale sull’ebbrezza alcolica.
Chiedendo l’incidente probatorio i due legali sostengono, infatti, che nel loro assistito c’era l’assenza di sintomatologia compatibile con il dato riscontrato dall’apparecchiatura. Per stabilire se una persona guida in stato di ebbrezza alcolica la legge richiede un determinato tasso di alcol nel sangue (superiore a 0,8 grammi-litro a livello penale e 0,5 a livello amministrativo mentre sopra l’1,5 c’é la confisca del veicolo). Secondo la documentazione scientifica citata dagli avvocati Pischedda e Costa l’etilometro misura il valore di alcol nell’aria espirata convertendolo poi con una formula preimpostata in valore nel sangue. “Dalla documentazione scientifica – affermano i legali – risulterebbe che, in realtà, il rapporto tra i due valori non é fisso ma varia da soggetto a soggetto anche in maniera considerevole”.