Genova. La sindaco Marta Vincenzi, di fronte al taglio imposto dal federalismo fiscale, che nel capoluogo ligure potrebbe arrivare al 22% (circa 56 mln euro in meno), ha dichiarato di voler “Mettere in campo quella fantasia tutta femminile che ogni donna usa quando i bilanci familiari lo impongono: risparmiare, riorganizzare, rispondere con le armi positive, con un di più di efficienza”.
La notizia del taglio previsto che toglie ossigeno al Comune non è notizia nuova. “Lo sapevamo già, lo sapevamo da luglio: tanto che abbiamo già approvato il bilancio del 2011 usando quella lucidità che viene dalla disperazione – continua Vincenzi – non ci sarà alcun taglio al welfare. Pensiamo invece a meccanismi compensativi come una tassa sul passaggio delle merci via Tir e alla possibilità di sfruttare la modifica del 23bis che impone il rilascio sul mercato delle partecipate”.
“Il federalismo fiscale è una buona soluzione – ha detto – ma deve essere attuato rapidamente e con meccanismi attenti di valutazione altrimenti la fase che ci separa dal 2014 vedrà una situazione insostenibile. Inoltre, la questione deve essere tema di discussione non ideologica: quando avremo impedito ai comuni di poter intervenire sul welfare che tipo di Paese ci ritroveremo? senz’altro un Paese diverso da quello previsto dal dettato costituzionale”.