Genova. Emergenza carcere: Genova non è esclusa. “L’amministrazione comunale deve vigilare sulla situazione degli istituti di pena – ha spiegato Luigi Manconi presidente di “A buon diritto” intervenendo al convegno ‘Carcere e città: quale patto di responsabiltà’ – in particolare sulla questione della sanità, dal momento che sotto questo profilo tutte le carceri italiane sono a rischio di diventare fuori legge, in quanto al loro interno si violano gli standard igienico sanitari. Ecco perchè il controllo su questi standard, annesso alla possibilità di vigilare affinchè all’interno dei penitenziari non vi sia una quotidiana e assidua distruzione della salute dei reclusi è un’opera che anche l’amministrazione comunale deve compiere”.
Da 2 anni la salute in carcere dipende dalle Asl. “Dunque è responsabilità del Comune che le Asl vigilino e controllino. Per esempio se lo spazio vitale di sussistenza del detenuto sia rispettato: oggi il sovraffolamento è tale per cui spesso un detenuto si trova a vivere in 2 metri a disposizione. Oppure – ha continuato Manconi – vigilando sull’applicazione del regolamento carcerario che prevede la presenza del bidet nelle celle femminili, un vero e proprio miraggio, oggi, per le detenute, o sull’assistenza sanitaria ancora deficitaria e sull’uso irresponsabile di psicofarmaci. Tutte questioni di grande importanza che andrebbero sottoposte a vigilanza”.