Regione. “Occorre acquisire dall’ASL3 con la massima urgenza i dati dei costi di gestione dell’Ospedale di Voltri relativi agli anni 2008 – 2009 e gli atti programmatori e operazionali che gli stessi soggetti sottoscrittori del protocollo di intenti siglato ad agosto scorso si erano impegnati a predisporre entro fine anno”. Ha detto Raffaella Della Bianca, consigliere regionale Pdl, che, sul trasferimento dell’Evangelico a Voltri, con una interrogazione a risposta scritta, ha chiesto di poter acquisire i dati gestionali dell’Ospedale di Voltri, lo studio economico finanziario e gestionale di fattibilità del subentro dell’Ospedale Evangelico ad ASL 3 nella gestione del San Carlo, oltre agli schemi degli atti relativi ai procedimenti amministrativi necessari all’operazione.
“Quella del trasferimento dell’Evangelico a Voltri è una scelta, discussa, controversa, anche all’interno dello stesso centro sinistra, paludata dietro motivazioni di riduzione dei costi della sanità, della quale, però, di fatto, mentre sono chiari gli svantaggi per l’utenza che ha sempre trovato nell’Evangelico internazionale un’ottima assistenza, in un’area comunque abbastanza centrale alla città, ancora non è chiaro quali reali vantaggi possa portare in termini economici. Perciò è fondamentale – prosegue Della Bianca – esaminare tutti gli atti programmatori ed operazionali ed i dati relativi ai costi di gestione del San Carlo di Voltri, come ad esempio numero dei ricoveri, degenza media, occupazione posti letto, costi dello stabilimento, ovvero personale medico, infermieristico, paramedico, beni sanitari e non, tutti dati la cui conoscenza è indispensabile, direi fondamentale, prima di operare qualsiasi intervento di modifica gestionale, tanto più necessaria quando, come nello specifico, riguarda il trasferimento di una maternità che registra circa 800 parti all’anno, caratterizzata da un’utenza che per l’80% proviene dal centro, dal levante e dalla Valbisagno e che quindi si troverebbe in grosse difficoltà e andrebbe a gravare sugli altri reparti degli ospedali cittadini”.