Genova. “In Liguria nonostante la crisi il fatturato Coop continua ad aumentare. La crescita del 2008 sul 2007 è stata del 22% e del 2009 sul 2008 è stata del 23% – conferma il presidente Coop Liguria, Francesco Berardini, durante la presentazione del convegno ‘Sapori, saperi, profumi e colori di Liguria’, promosso da Arcc Legacoop – Un valore, quindi, che negli ultimi anni è aumentato del 50%. Il consumatore sta cercando una maggiore sobrietà, con un atteggiamento che si riscontra un po’in tutti i segmenti del consumo.
Proprio su questo si sta innescando una nuova politica da parte dei produttori e dei distributori più sensibili, come noi siamo: allestire un’offerta che vada incontro a questa tendenza, per rendere i comportamenti di consumo genericamente più sostenibili e duraturi nel tempo, in modo che questa maggiore sensibilità permanga anche dopo la crisi. Ad esempio, con Slow Food abbiamo una collaborazione da tempo, vorremmo però cercare di rendere i presidi non solo promozione del prodotto di eccellenza – conclude Berardini – ma anche un traino ai prodotti del territorio vicino ai presidi”.
Anche la produzione agricola locale riesce a crescere durante la crisi. Nel 2009 Arcc-Legacoop ha aquistato dai fornitori liguri prodotti per oltre 60 milioni di euro. “Siamo di fronte a una polarizzazione – spiega il presidente Arcc-Legacoop Liguria, Gianluigi Granero – i consumatori cercano sempre più produzione tipica e locale e risparmiano su altri tipi prodotti. Come Coop aldilà dei marchi riconosciuti dalla Comunità Europea promuoviamo i prodotti liguri, cercando di identificarli all’interno dei negozi”. E al primo posto c’è ovviamente il pesto, uno dei prodotti diventato a marchio Coop: “Abbiamo iniziato a commercializzarlo in Liguria e poi grazi all’alta qualità del prodotto, il fornitore è diventato nazionale, con conseguente crescita dell’impresa. Ma più in generale i prodotti a marchio Coop sono i pezzi di punta della nostra offerta, con quantità analoghe di vendita in tutte le province liguri”.