Genova. Oggi il Consiglio Regionale incomincerà la discussione del bilancio, con il fiato corto anche per la Liguria. Basti dire che dopo la manovra governativa del maggio scorso in Liguria i tagli ammontano a 154 milioni nel 2011 per salire a 171 milioni nel 2012.
Già in precedenza, l’assessore regionale alle Finanze Pippo Rossetti, aveva spiegato che il segno meno toglie oltre il 50 % all’agricoltura, al 56% per l’istruzione, la scuola, il diritto allo studio, il 19% per l’industria, il 91% per le infrastrutture la viabilità, e via dicendo su tutti gli altri settori. E a questi numeri, gli assessori Enrico Vesco e Lorena Rambaudi hanno ricordato di aggiungere il taglio di 37 milioni al trasporto pubblico locale (gomme e Trenitalia) e quello dei servizi sociali che in Liguria è di circa 15 milioni di euro.
La Rambaudi, tra l’altro, si è dichiarata più volte preoccupata della attuale visione del welfare che tutela solo le situazioni “estreme”. Una manovra che colpisce anche tutti gli enti del sistema regionale allargato (Arpal, Arssu, Asl, aziende ospedaliere, Agenzia Liguria Lavoro, i parchi regionali, l’Istituto Floricolo Regionale e Arte.