Confartigianato: Liguria seconda regione più cara per spese comunali pro capite

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Genova. Secondo una recente ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato sul federalismo fiscale, ogni ligure spende in media 1.717 euro all’anno per il mantenimento del proprio Comune di residenza. Dati alla mano, considerando che la media nazionale si attesta sui 1.485 euro (1.756 nelle regioni a statuto speciale), la Liguria distacca la spesa media di ben 300 euro, preceduta solo dal Molise, che riporta una spesa pro capite di 2.010 euro.

In totale escono dalle tasche di ogni cittadino ligure 1.096 euro all’anno per le spese correnti comunali: è la cifra più alta tra quelle delle regioni a statuto ordinario (la media italiana è di 836 euro).

«Il fatto che in Liguria la spesa pro capite per il funzionamento della macchina pubblica sia tra le più elevate d’Italia – spiega nel comunicato stampa Luca Costi, segretario generale di Confartigianato Liguria – potrebbe essere determinata anche dall’esiguo numero degli abitanti e dalla conformazione territoriale, ma inviterei le amministrazioni comunali liguri a riflettere e porre in essere ogni intervento utile a superare il gap con le altre regioni».

Secondo i dati Istat aggiornati a luglio 2010, la Liguria registra un saldo negativo di quasi mille unità confermandola come la regione a più forte invecchiamento in Italia. Sulla spesa pro capite incide anche la burocrazia: il costo del personale pro capite dei Comuni in Liguria è di 355 euro per abitante, il 30,1% in più rispetto alla media italiana.

«Le maggiori spese – prosegue Costi – si scaricano purtroppo sui cittadini e sulle imprese liguri, già penalizzate dalla riduzione prevista dal bilancio regionale. I nostri numeri dimostrano concretamente che è ancora possibile creare risparmi e trovare risorse da destinare allo sviluppo economico e al miglioramento dei servizi».

Tra le spese correnti che pesano di più sui cittadini liguri ci sono i costi delle funzioni di tipo amministrativo, gestionale e di controllo per cui se ne vanno 341 euro (prima tra le regioni a statuto ordinario). Seguono 135,4 euro per le funzioni di viabilità e trasporti in cui i liguri sono i più tartassati d’Italia. Per le funzioni di istruzione pubblica ogni ligure mediamente sborsa 99,5 euro (contro la media italiana di 84,1 euro), per la cultura 34,1 euro.

La Liguria è tra le regioni in cui si spende meno per lo sport e le attività ricreative (12,4 euro). Per il turismo la spesa pro capite è di 23,3 euro (la Liguria è la regione che spende di più). Per la gestione del territorio e dell’ambiente se ne vanno 169,6 euro e 161,9 euro nel settore sociale, 10,3 per funzioni nel campo dello sviluppo economico, 39,2 per funzioni relative ai servizi produttivi (la Liguria è la regione a statuto ordinario che spende di più). Poco più di 5 euro (5,6 per l’esattezza) se ne vanno in spese correnti comunali per funzioni relative alla giustizia. Con 64,2 euro per le funzioni di polizia locale, la Liguria batte tutte le altre regioni italiane.

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