Piatti della tradizione, bollicine italiane e una spesa gastronomica che si aggira intorno ai 2,7 miliardi di euro. Tutto questo per salutare il 2010 e dare il benvenuto all’anno nuovo.
Gli italiani si divideranno tra chi resta a festeggiare in casa (propria o di amici) e chi preferisce agriturismi, locali e ristoranti.
E’ quanto stima la Coldiretti per la festa di fine anno durante la quale cotechini e zamponi battono salmone, ostriche e caviale e lo spumante italiano vince nettamente con il 98% dei brindisi nazionali.
Nonostante la forte variabilità di spesa tra quanti hanno deciso di trascorrere la notte più lunga dell’anno tra le mura domestiche e quanti hanno preferito rinunciare a cucinare, a farla da padrone in tutte le tavole sono, insieme allo spumante, i piatti della tradizione con il consumo di circa 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi che sono serviti in tavola insieme ad oltre un milione di chili di lenticchie.
In ogni regione sarà il piatto tradizionale a fare da padrone: in Emilia Romagna i tortellini, nelle tavole della Lombardia vincono i risotti, mentre in Piemonte gli agnolotti e in Liguria pansoti o trofie.
Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico anche se il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l’accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure , cacciagione ma in Veneto è molto diffusa per Capodanno la polenta e baccalà.
E poi la scelta del luogo dove trascorrere l’ultima notte dell’anno: particolarmente gettonati sono gli agriturismo, anche se in generale i prezzi dei locali sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno.