Capodanno: dieci regole per proteggere gli animali domestici dall’incubo dei botti

caneegatto

Genova. Ogni anno, con l’approssimarsi di San Silvestro, torna a farsi sentire il problema dei danni provocati dai botti a scapito della salute degli animali. Sono ben 5 mila tra cani e gatti – per non parlare delle migliaia di volatili e animali da allevamento – che ogni Capodanno muoiono di crepacuore a causa del forte frastuono provocato dall’esplosione simultanea di raudi, magnum, miniciccioli, e chi più ne ha più ne metta.

Per evitare che si ripeta nuovamente una strage di queste dimensioni, nonostante i già numerosi appelli lanciate da molte associazioni, la Aidaa (Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente) ha iniziato a diffondere un decalogo e un Telefono amico in supporto a questa causa. Il servizio sarà attivo dalle 16 del 31 dicembre fino alle 3 del 1 gennaio 2011. Il servizio di Aidaa non darà informazioni di tipo veterinario, e l’associazione suggerisce pertanto, a tutti coloro che hanno i cani cardiopatici o con malattie per le quali possono avere problemi a causa dello stress causato dai botti, di portare i propri animali dal veterinario di fiducia che potrà consigliare anche su eventuali terapie preventive. I volontari Aidaa rispondono al numero 392 6552051.

Ecco dunque alcuni utili consigli per proteggere i vostri animali domestici dall’angoscia e dal terrore causati dai botti di Capodanno.

Per i proprietari di cani, è meglio non mostrarsi troppo protettivi, per evitare di alimentare le loro paure; meglio lasciarli in un appartamento, all’interno di una stanza protetta dai rumori esterni; tenere accesa un po’ di musica per coprire l’effetto dei botti; niente catena al collo per evitare che si strozzino; se siete in giro, passeggiare tenendo il vostro animale saldamente al guinzaglio, prestando ovviamente particolare attenzione ai cani anziani e cardiopatici; assicurarsi in anticipo che siano facilmente identificabili con microchip, tatuaggio e medaglietta; se l’animale vi sfugge di mano, cercatelo nei canili e comunicate la scomparsa presentando denuncia di smarrimento ai vigili, carabinieri o polizia, e avvisate le associazioni animaliste e i siti Internet che si occupano di cani scomparsi; non agitatevi, per non rafforzare in loro la paura.

Per quanto riguarda i gatti, il decalogo suggerisce di non guardarli negli occhi, perché potrebbero diventare aggressivi; di manifestare indifferenza accendendo musica o televisione; non lasciarli soli in giardino e in balcone perché potrebbero farsi male, scappare o buttarsi di sotto; preparargli un rifugio alternativo; anticipare l’orario dei bisogni e nei casi più gravi chiedere al veterinario di fiducia un blando sedativo per tranquillizzarli; assicurarsi per tempo che siano identificabili per microchip o tatuaggio; se il gatto scompare cercarlo subito in zona, potrebbe essersi nascosto poco distante da casa; preparare una locandina con foto e numeri telefonici, affiggerla vicino a casa e diffonderla via internet sui siti animalisti.

“Ci vorrebbe una notte di pioggia battente – dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa – così che i fuochi d’artificio sarebbero ridotti al minimo, ma è assurdo ovviamente sperare nella pioggia per combattere l’imbecillità di coloro che passano la notte dell’ultimo dell’anno a tirare fuochi d’artificio e botti per le strade italiane. Noi come al solito saremo attivi per dare le informazioni sui veterinari aperti nelle maggiori città italiane, anche se ci auguriamo che le autorità pubbliche, applicando il buon senso, vietino e limitino l’uso dei botti. Ovviamente noi rilanciamo la petizione online per dire basta a questa usanza grossolana”.

Aidaa ha messo in rete una petizione online, che verrà inviata al capo del Governo, per chiedere che i botti vengano messi fuori legge.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.