Regione. In una lettera indirizzata alla sindaco di Genova Marta Vincenzi, al presidente dell’Autorità portuale di Genova Luigi Merlo, e, per conoscenza, al direttore della Società per Cornigliano Enrico Da Molo, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha espresso alcune precisazioni che riguardano le funzioni insediabili nel settore “Attività portuali” dell’area di Cornigliano.
In particolare, nella lettera si precisa che l’atto dell’ottobre 2005 che ha modificato l’Accordo di Programma del novembre 1999, ha apportato modifiche solo relativamente al perimetro e alle dimensioni dei settori interessati “nulla modificando per ciò che attiene le funzioni caratterizzanti i settori stessi e le relative compatibilità. Per tali aspetti- continua la lettera – è quindi da applicarsi la normativa cui rimanda l’Accordo di Programma/1999 e cioè quella del Piano Territoriale di Coordinamento dell’Area Centrale Ligure (PTC ACL) come modificato con DPGR n. 44 del 10/3/2000 di approvazione della conversione in PUC del PRG di Genova”.
In questa versione del Piano la disciplina urbanistico-edilizia dell’aree considerate assegna ai diversi settori le specifiche funzioni caratterizzanti e le relative funzioni compatibili. In particolare da questa disciplina di dettaglio si ricava che le funzioni “industria manifatturiera” e quelle di “industria ad alta tecnologia” risultano compatibili con le attività portuali, superando le limitazioni previste dal Quadro Generale delle compatibilità fra funzioni contenuto nel PTC in quanto il Quadro Generale è superato dalla normativa specifica dei settori.
La lettera a firma del presidente Burlando conclude quindi, che la funzione industriale e quella ad alta tecnologia “sono da ritenersi assentibili, ancorché in quota non maggioritaria”, nelle aree interessate.