Genova. “E se Marsiglia prendesse esempio da Genova per il trasporto pubblico locale?”. Così titola il quotidiano francese La Provence un articolo dedicato alla cittadina provenzale e alla sua voglia di assomigliare sempre di più alla sua “sorella italiana” Genova.
L’articolo, pubblicato ieri mattina, desta sicuramente un po’ di sorriso in tutti i genovesi che hanno seguito in questi ultimi mesi la situazione di Amt, dai tagli al personale, alle proteste, fino all’aumento del biglietto.
“Dopo una giornata – scrive La Provence – passata ad osservare Amt, i rappresentanti di RTM (il trasporto pubblico cittadino) sono convinti che sì: Marsiglia deve prendere esempio da Genova, soprattutto per quanto riguarda la lotta contro l’invasione delle corsie bus da parte di autoveicoli e motocicli. A Genova, infatti, sono state installate delle telecamere che registrano le targhe di chi viola il divieto. La multa viene recapitata direttamente a casa”.
L’articolo ricorda anche le entrate che Amt ha ottenuto lo scorso anno grazie a questo sistema: 7 milioni di euro.
Ma i rappresentanti di RTM non si fermano a questo: secondo loro un altro esempio da seguire è il ticket bus+treno, che dà la possibilità di utilizzare i diversi mezzi di trasporto con un solo biglietto.
La delegazione di Marsiglia ha anche analizzato la NaveBus. Nella cittadina provenzale esistono le Batobus, servono la costa dal molo dietro la grande diga del largo, all’interno della zona portuale, ma “l’esempio genovese – si legge nell’articolo – è particolarmente interessante se si considera che la RTM sta pensando di creare un servizio simile tra Estaque, il Porto Vecchio e Red Point, anche se dove è stato introdotto questo sistema non è molto utilizzato dai passeggeri”.
Allora i genovesi si lamentano davvero troppo spesso per niente?