Genova. Garantire il diritto di scelta in materia di consenso alle cure, a Genova si proseguirà su questa linea.
La questione del testamento biologico è stata discussa ieri durante il consiglio comunale, in seguito ad un’interrogazione sui contenuti della circolare del ministro Sacconi.
“La circolare ministeriale – ha detto il sindaco Marta Vincenzi – è molto neutra e si limita a ribadire le competenze di Sato ed Enti locali. Respingo ogni accusa di illegalità infatti operiamo nella legge, senza nessuna invasione nella sfera di competenza. Gli articoli 13 e 32 della Costituzione garantiscono il diritto dei cittadini a manifestare l’accettazione o il rifiuto di terapie e la necessità del consenso informato del paziente per ogni intervento. Il testamento biologico garantisce preventivamente questo diritto in caso di impossibilità di dichiarare le proprie volontà. Raccogliere le volontà in busta chiusa in attesa della legge e conservarle senza costi né per il cittadino, né per l’amministrazione rappresenta una garanzia e una facilitazione”.