Genova. La realizzazione di 131 bombardieri F35, che impegnerà l’Italia sino al 2026 per una spesa complessiva di 15 miliardi di euro, secondo l’opinione espressa in consiglio provinciale dal capogruppo dei Verdi, Angelo Spanò, deve essere fermata.
“Questi strumenti di morte non devono essere finanziati e le risorse risparmiate andrebbero destinate a programmi di cooperazione internazionale, ricerca scientifica, cultura e sanità pubblica”.
Il capogruppo del Pdl, Giuseppe Rotunno ha risposto che ci vuole coerenza: “Non si può chiedere al governo di finanziare con commesse belliche gli stabilimenti di Fincantieri e poi sparare contro identiche commesse che hanno finalità difensive. O si è a favore o si è contro, sempre. Il doppiopesismo non funziona”.
Per Spanò invece è un ritorno alle politiche di riarmo contrario alla costituzione che ripudia la guerra come strumento d’offesa. E in particolare l’F35 è uno strumento d’attacco che può trasportare anche ordigni nucleari. Rotunno ha concluso il suo intervento ricordando che la Cameri di Novara realizzerà molte parti dell’F35 e lo assemblerà interamente, creando occupazione e indotto nell’area piemontese ev che con questa produzione l’aeroporto militare di Novara diventerà il secondo al mondo dopo Fiort
Worth con altre positive ricadute occupazionali e sull’economia del nord-ovest.