Genova. Dopo sei mesi di lavori, dovuti alla revisione ventennale, e un’interruzione che ha portato non pochi disagi agli utenti, la storica funicolare Zecca Righi, che collega largo Zecca con le alture genovesi, è oggi tornata in moto, ultimati gli interventi e superato positivamente il collaudo, previsto dalla normativa vigente. La manutenzione generale di questi mesi ha riguardato la revisione di tutte le componenti, dalla sala macchine, all’installazione di nuovi dispositivi per la sicurezza (con televisioni a circuito chiuso per il controllo delle stazioni e della linea), con particolare attenzione al sistema antincendio, che d’ora in poi prevederà sensori a bordo vettura, finestrini laterali in vetro, sedili ignifughi, sostituzione di apparecchiature elettriche, elettroniche e della centralina idraulica.
Si riparte, quindi, con la prima corsa delle 6.40 e il consueto orario disponibile nelle sette stazioni. Dieci minuti il tempo medio per una corsa, con un percorso lungo 1.428 metri e una portata di 150 persone.
“E’ un giorno molto importante per noi e per Genova: dopo questa manutenzione straordinaria possiamo restituire alla città un mezzo più sicuro e moderno – ha spiegato Franck-Olivier Rossignolle, Amministratore delegato Amt – Le manutenzioni, ordinarie e straordinarie, sono necessarie per legge, quest’anno abbiamo operato sulla funicolare Zecca Righi, il prossimo anno toccherà probabilmete a quella di Sant’Anna”.
Tecnici e specialisti hanno lavorato anche nei giorni dell’alluvione del 4 ottobre, che ha provocato l’alalgamento del pozzo profondo 8 metri (50 mila i litri di acqua che hanno riempito le sale macchine) con ingenti danni e ritardi nei lavori.
“Abbiamo scelto di fare lavori utilizzando il personale Amt, perchè è necessario al giorno d’oggi avere una competenza come questa in house e anche, ovviamente, per risparmiare su un’operazione di manutenzione costata 1,5 milioni di euro. La piccola mostra fotografica – ha concluso Rossignolle – servirà proprio per mostrare ai cittadini l’iter completo dei lavori, con i momenti più importanti, e per dimostrare che in sei mesi abbiamo fatto un ottimo lavoro”.