Regione. “E’ necessario aiutare disoccupati, precari, soggetti a rischio di esclusione sociale”. Con questa premessa, parte la proposta di legge regionale a firma Sel, Idv e Federazione della Sinistra sull’istituzione del reddito minimo garantito. Presentata oggi dai consiglieri Matteo Rossi, Alessandro Benzi, Nicolò Scialfa, Giacomo Conti, Maruska Piredda e Stefano Quaini, una volta approvata, riconoscerebbe un reddito garantito per circa duemila liguri in difficoltà.
“Con questa proposta vogliamo dare una copertura economica alle persone senza reddito, disoccupate, o nulla tenenti – ha detto Matteo Rossi, Sinistra e Libertà – Siccome il Governo ha abdicato a questa importante funzione, interveniamo noi come Regione. Non sarà facile trovare le risorse, dati gli ingenti tagli, ma abbiamo il dovere politico di farlo”.
Ammonta a 14 milioni e mezzo l’impegno finanziario della proposta, per una copertura inziale di cui beneficierebbero 2 mila persone. I requisiti: residenza in Liguria da 24 mesi, iscrizione al centro per l’impiego, reddito inferiore agli 8 mila euro e non aver maturato la pensione. Per disoccupati e inoccupati, lavoratori precariamente occupati o senza retribuzione, il reddito minimo dovrebbe concretizzarsi in 7 mila euro annui.