Genova. Sono tanti, centinaia all’anno e più di quanti si creda, gli incidenti sulle strade dell’entroterra che coinvolgono animali selvatici, soprattutto grossi ungulati come i cinghiali, i daini e i caprioli. “Nei primi mesi del 2010 – dice l’assessore provinciale Piero Fossati – nel solo tratto della statale 45 fra Laccio e Torriglia ce ne sono stati otto, fortunatamente senza conseguenze per le persone, tutti con daini maschi, i più pericolosi in questo tipo di incidenti perché i loro palchi nell’impatto con l’abitacolo delle auto possono provocare ferite molto serie ai viaggiatori”.
Per ridurre questi incidenti, salvaguardando gli animali selvatici e la sicurezza della circolazione stradale, la Provincia lancia un progetto pilota, il primo in Liguria, per installare speciali “dissuasori ottici” ai bordi delle carreggiate sui tratti delle provinciali più critiche riguardo al problema, in base ai dati elaborati dalla Polizia Provinciale. Il progetto, presentato dall’assessore Piero Fossati e dalla comandante della Polizia Provinciale Francesca Bellenzier insieme al progetto integrato di educazione stradale per i giovani con Aci, Assoutenti e liceo D’Oria, viene sperimentato con un primo finanziamento di 20.000 euro.
“Per installare i nuovi dispositivi sulla provinciale 226 della Valle Scrivia fra Montoggio e Busalla – dice l’assessore Fossati – e sulla provinciale 456 del Turchino fra Masone e il confine alessandrino, perché sono quelli dove negli ultimi due anni abbiamo registrato un quarto di tutti gli incidenti con animali selvatici sul territorio. E lo stesso problema, in misura minore, riguarda altre provinciali, come la 62 “Franco Rolandi” a Torriglia, la 225 della Fontanabuona e la 9 di Crocefieschi”.
I dissuasori ottici, per cui la Provincia ha avviato leprocedure di acquisto e installazione, sono degli speciali dispositivi rifrangenti che, sistemati sui paracarri laterali riflettono la luce dei fari dei veicoli anche verso l’esterno della carreggiata, nella direzione dei pendii e delle zone boscose. “La maggior parte di questi incidenti avviene infatti tra il crepuscolo e l’alba – dice Francesca Bellenzier – e il raggio luminoso riflesso dal dispositivo blocca per qualche secondo gli animali che stanno per attraversare la strada, il tempo necessario a evitare l’impatto con il veicolo che sta passando. Il sistema è già stato collaudato all’estero e in altre zone d’Italia con ottimi risultati”. Dopo l’installazione la Provincia valuterà l’efficacia dei nuovi dispositivi con monitoraggi periodici.