Genova. L’Onda prosegue la sua interminabile manifestazione. All’iniziao del corteo uno striscione che riassume il loro pensiero: “Ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città, studenti in lotta”.
Dopo gli scontri con la polizia di pochi minuti fa davanti al palazzo della Prefettura, ora i giovani si sono riversati in piazza De Ferrari, davanti alla fontana. Una piccola pausa nel freddo pungente che oggi attanaglia la città.
Continuano ad urlare e a cantare, hanno legato davanti a palazzo Ducale tre striscioni di protesta: “Sciopero generale”, “Blocchiamo tutto”, “No alla riforma”.
E intanto abbelliscono con rotoli di carta igienica l’albero di natale posizionato nella piazza come da tradizione: “E’ brutto, – commentano – e tra l’altro il Comune di Genova l’ha pagato 4.000 euro, soldi che potevano servire per altre cose. C’è gente che non ha un lavoro o rischia di non averlo più e il Comune non se ne interessa, per lui meglio abbellire De Ferrari”.
“E’ stato un gesto increscioso – commenta uno studente, riguardo alla carica della polizia – noi eravamo disarmati, abbiamo solo lanciato uova per far comprendere l’ineguatezza di questo Governo e fumogeni solo per fare un po’ di casino. Invece loro ci hanno caricato con calci e manganellate. Tutto questo per allungare il più possibile il passaggio del decreto. Queste azioni possono allontanare la riforma, dobbiamo portare tutta Italia a manifestare”.
Ora l’Onda prosegue verso piazza Dante, forse il prossimo obiettivo è il blocco della Sopraelevata.