Genova. Rinviata al 24 novembre l’udienza del processo “No Sport”. La sentenza del tribunale di Genova era attesa stamani, ma i giudici, riuniti in camera di consiglio, ne hanno deciso il rinvio dopo aver nominato una perizia chimico-tossicologica. Gli inquirenti vogliono infatti accertare l’efficacia dopante ed eventualmente la pericolosità per la salute di alcuni integratori alimentari sequestrati nell’ambito dell’inchiesta che vede imputati Nicola Ferrazzano, considerato il promotore del giro d’affari di circa un milione di euro insieme ad altre cinque persone accusate di commercio di integratori alimentari nocivi e sostanze dopanti su internet.
Il 22 ottobre il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto 9 anni e 2 mesi complessivi di reclusione per Nicola Ferrazzano accusato di associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di una donna cinese. Domanda di assoluzione invece era stata fatta dal pm per il padre, per insufficienza di prove (art 530, secondo comma codice penale), mentre per la segretaria Curletto erano stati chiesti 3 anni e 6 mesi per il primo capo d’imputazione del Ferrazzano e l’assoluzione invece per favoreggiamento dell’immmigrazione clandestina. Per gli altri tre imputati, l’accusa aveva richiesto un anno e mezzo per i fratelli Marco e Paolo Scorpiniti, e un anno e tre mesi Ivan Famanni, tutti per associazione a delinquere finalizzata alla vendita on line di prodotti considerati nocivi.