Pausa pranzo salata: aumenti dell’8% sul pasto dei lavoratori

pasta

Genova. La pausa pranzo è un appuntamento irrinunciabile che, però, di anno in anno sta diventando sempre più salato per gli italiani. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che ha monitorato i prezzi applicati nei bar e nei punti di ristoro self service. Un pasto tipo: acqua, piatto di pasta, macedonia e caffè consumato in un bar/self service può arrivare a costare 11,95 euro al giorno, per un totale di 262,90 euro al mese, ben 18,70 euro (pari all’8%) in più rispetto allo scorso anno.

Ma la differenza è davvero notevole se si fa il raffronto con il 2001: lo stesso pasto costava al giorno 5,53, pari a 121,66 al mese, ben il 116% in meno rispetto ad oggi. Ad aumentare nel 2010 rispetto al 2009 sono soprattutto i primi e i secondi, con rincari tra il 6 ed il 12%. Cresce, inoltre, il costo del caffè, già aumentato del 6%, ma che, nei prossimi mesi, potrebbe subire ulteriori rincari, a causa dell’aumento del costo della materia prima. Alla luce di questi rincari, in tempo di crisi, secondo Federconsumatori, sono sempre di più, quindi, i consumatori che rinunciano alla ”pausa pranzo” nei punti self service/bar e preferiscono portarsi il pranzo da casa, oppure acquistarlo direttamente nei negozi.

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