Genova. Jonathan Retamal Soto e Dany Segura Garcia, due degli otto sudamericani arrestati per l’omicidio di Stefano Edoardo Perez Soto, il ragazzo cileno di 17 anni accoltellato il 20 dicembre 2009 nel centro sociale Zapata, andranno agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Massimo Cusatti dopo che i due la settimana scorsa avevano ammesso di avere partecipato la rissa, ma avevano dichiarato di non appartenere alle due bande rivali di latinoamericani, i Latin King e i Vatos Locos.
“Lo scontro – aveva detto il Gip, che ritiene probabile una sorta di premeditazione e non una legittima difesa – è stato considerato da entrambi i gruppi come un ‘chiarimento’ i cui violenti sviluppi si sono rivelati tutt’altro che estemporanei, in quanto affondano le radici nella stessa ‘ragione sociale’ delle bande, connotate dal fine di instaurare la propria supremazia fisica sugli avversari, tenuti viceversa al ‘rispetto’: una logica in cui il ricorso alla violenza è l’unica forma possibile di comunicazione tra rivali”