L’Ue, per far fronte ai danni provocati da calamità naturali, come le ondate di maltempo, ha messo in campo un Fondo di solidarietà. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l’Europa centrale nell’estate del 2002. In otto anni, è stato utilizzato 33 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità.
Finora sono stati erogati oltre 2,1 miliardi di euro a favore di 20 paesi europei. “Il Fondo – spiega Bruxelles – può fornire aiuti finanziari agli stati membri e ai paesi che partecipano ai negoziati di adesione in caso di catastrofi naturali di grandi proporzioni che provochino danni diretti stimati a oltre 3 miliardi di euro o superiori allo 0,6% del reddito nazionale lordo dello stato interessato. In circostanze eccezionali può essere fornito aiuto anche a una regione colpita da una catastrofe straordinaria, qualora si sia abbattuta sulla maggior parte della popolazione, con profonde e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa. Le singole situazioni vengono valutate caso per caso dalla Commissione europea”.
Il Fondo dispone di una dotazione annuale di 1 miliardo di euro. Un quarto di questo importo deve rimanere a disposizione il primo ottobre di ogni anno per far fronte ad eventuali esigenze fino alla fine dell’anno. In casi eccezionali e di insufficienza delle risorse residue disponibili, l’ammanco viene coperto attingendo al bilancio dell’anno successivo. L’importo disponibile su base annua per le catastrofi regionali straordinarie è pari al 7,5% della dotazione annuale del fondo stesso.