Genova. Il primo dicembre, giornata mondiale dell’Aids, porta con sè dati non certo tranquillizzanti: calano i casi conclamati, ma aumentano le donne infettate dal virus. “Anche se non parliamo più di categorie a rischio Aids come negli anni ’80 – ha spiegato l’educatrice del Sert Liguria, Gabriella Zanone – ma di stili di vita a rischio, come la vita accelerata di oggi, la vita sessuale poco controllata, o il consumo di droghe per aumentare le prestazioni nei week end”. A questo proposito venerdì 3 dicembre l’Asl 3 genovese distribuirà materiale informativo, educativo, consulenza e preservativi ai giovani frequentatori della discoteca Makò in corso Italia.
Tornando ai dati, secondo Giovanni Astegiano, infettivologo del Sert Liguria, i nuovi casi di Hiv conclamati sono in diminuzione, mentre le donne oggi sono più colpite rispetto agli uomini. La fascia di età più colpita da nuove diagnosi di Hiv in Liguria risulta compresa tra 35 e 44 anni con una percentuale del 34%, a cui segue la fascia tra i 25 e i 34 anni con il 27%, poi le classi d’età dai 45 anni ai 54 anni con il 19% e infine gli over 55 anni con l’12%. La stima dei malati d’Aids non consapevoli di esserlo in Italia è tra 145mila e 160mila cittadini, di cui circa 2.800 in Liguria. Tuttavia il trend della malattia è in diminuzione, calano i nuovi casi, si abbassa il numero di tossicodipendenti colpiti, aumenta l’incidenza sulle donne, aumenta il contagio per via sessuale, aumenta l’età media dei casi. Il test del sangue sull’Aids è sempre anonimo e gratuito, richiesta solo la tessera sanitaria o il codice fiscale, disponibile in ogni struttura ospedaliera o Sert della Liguria.