Genova. Non potevano che essere chiamati Lancillotto e Ginevra, a ricordo della grande storia d’amore presente all’interno del ciclo arturiano. Un amore “cortese e medioevale” che l’Enpa Genova ha voluto raccontare all’interno del suo sito internet.
Ginevra è una gattina bianca e grigia randagia residente in mezzo alla strada nel ponente genovese. E’ magrissima, mangia poco ed è malata, senza troppa resistenza un giorno si fa prendere in braccio da Anna, una volontaria dell’Enpa, realmente preoccupata per il suo stato di salute e si fa curare. Anna vede che accanto alla gattina c’è anche un altro felino rosso, ma pare in buona salute e lo lascia dov’è.
Ginevra finalmente dopo le cure veterinarie va ad abitare nella casetta con giardino che l’Enpa affitta come ricovero per gli animali randagi. Qui si riprende, viene sterilizzata e inizia a vivere la sua nuova vita.
Le volontarie si accorgono della presenta di un gatto rosso al di là della recinzione, guarda nel giardino con occhi tristi e aspetta. Provano ad allungare anche a lui qualche croccantino, ma non mangia. E’ Anna a riconoscerlo: è proprio il gatto rosso della strada!
Ha fatto qualche chilometro prima di riuscire a trovare quel giardino, in cui ora abita la sua amata. E quando Ginevra lo vede è tutto un mix di testate e fusa tra la rete di divisione, lasciando tutti a bocca aperta.
Poco dopo le porte del rifugio vengono aperte anche per lui. Da quel giorno Ginevra e Lancillotto sono sempre assieme: stessa ciotola, stessa cuccia, viviono l’uno per l’altra, proprio come in una vera storia d’amore. La classica “ciliegina sulla torta” viene messa qualche giorno dopo: i due gatti innamorati trovano una vera casa ed un padrone, qui proseguiranno la loro vita di coppia.