Genova, un cancello lasciato aperto e gli studenti occupano Principe

Genova (Principe). Sono molteplici ormai le proteste che in tutta Italia hanno come epicentro l’università. Negli ultimi giorni i ricercatori di Torino hanno raggiunto i tetti di alcune facoltà, a Pisa hanno steso uno striscione dalla torre, a Roma gli studenti hanno occupato il Colosseo.

In questa mattina di protesta anche nel genovese ci si aspettava il gesto eclatante, simbolico. Il percorso effettuato dalla manifestazione poteva far immaginare che gli studenti potessero prendere di mira il simbolo dfella città: la Lanterna. Da via Gramsci, invece, gli studenti hanno proseguito per la stazione Principe sono andati verso via Balbi: La manifestazione effettivamente non è stata così imponente come si potesse immaginare, ben presidiata da dietro da due camionette di caribinieri e davanti dalla polizia. Eppure, come già detto, il gesto eclatante era immaginato, pensato, previsto.

E puntaule è arrivato. Al ritorno da via Balbi, mentre le forze dell’ordine segnavano il percorso cercando di indirizzare la manifestazione verso via Gramsci, la testa del corteo ha puntato dritta a Principe. Alcuni studenti hanno colto il momento di distrazione delle forze dell’ordine e di corsa hanno puntato un ingresso di servizio con un cancello aperto quella che dà su via Pagano Doria. In stazione Principe in questo momento ci sono i lavoro di ristrutturazione è sono dunque sono pochi i varchi per entrare in strazione. Fino a quel momento i principali erano tutti ben presidiati a parte la cancellata di via Doria dalla quale gli studenti sono potuti entrare andando a occupare tutti i binari (come documentato anche dai nostri video).

Non è stata una manifestazione imponente, per quanto molto ben organizzata dagli attivisti la presenza non è stata così massicia e tutto poteva far presagire che qualche azione di disturbo contraria agli accordi presi con la questura potesse accadere. Forse chi ha condotto il servizo d’ordine ha pensato fosse meglio far compiere ai manifestanti questo gesto piuttosto che intervenire con la forza e con l’uso dei manganelli (soprattutto in una manifestazione in cui telecamere e macchine fotografiche dei giornalisti erano presenti in gran numero). Forse è andata così.

Per quello che abbiamo potuto osservare, non si può escludere che invece ci sia stata una certa distrazione da parte delle forze dell’ordine e che – presidiando altri varchi – abbiano invece trascurato proprio quello di via Doria.

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