Genova. Centinaia di volantini, in una calda giornata dello scorso mese di luglio, sono stati distribuiti a Genova ed erano diretti a Onofrio Garcea, per invitarlo a consegnarsi nelle mani delle forze dell’ordine. L’uomo, tuttora ricercato dai Ros di Genova per reato il di usura aggravata, è anche indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto considerato uno dei boss locali dell’ ‘ndrangheta.
A Luglio i militari avevano arrestato il suo presunto complice Giuseppe Abisso, attualmente in carcare a Marassi e subito dopo avevano fatto irruzione nella casa di Garcea, senza trovarlo. Nel frattempo, grazie alla legge antimafia, erano riusciti a sequestrargli una Maserati, operazione di sequestro che precede quella di ieri.
Il reato di usura con aggravante mafiosa, infatti, prevede la possibilita’, da parte dell’autorita’ giudiziaria, di procedere al sequestro preventivo dei beni di cui dispone l’indagato e dei quali non sa giustificare la provenienza in termini economici. Nel caso di Garcea e Abisso, la decisione è stata presa dal Gip di Genova.