Genova. Si è conclusa con la proposta all’Agenzia delle Entrate del recupero a tassazione di oltre 3 milioni di euro d’imposte (Ires, Irap e Iva), una complessa attività ispettiva condotta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova, nei confronti di due imprese italiane, con sede nel capoluogo, e di una multinazionale operante nel settore dei motori a propulsione per la produzione di energia.
L’indagine è partita da una verifica fiscale avviata nei confronti di una organizzazione nazionale di una società europea, appartenente ad un prestigioso gruppo industriale, tra i leader mondiali nella progettazione e fabbricazione di propulsori e motori. L’approfondito esame giuridico della normativa vigente ha evidenziato un comportamento illecito dell’organizzazione, che ha dedotto costi di fatto sostenuti dalla casa madre e il recupero a tassazione, ai fini delle imposte dirette, di oltre 1 milione di euro.
Sulla scorta dei successivi riscontri, i finanzieri hanno esteso l’attività ispettiva anche ad un’altra società del gruppo, operante sul territorio nazionale e le operazioni di servizio hanno consentito di rilevare una notevole evasione ai fini Iva. Nel caso esaminato dalle fiamme gialle genovesi, gran parte delle prestazioni rese sui cantieri nazionali sono state erroneamente assimilate a “consulenze”, sottraendo così, di fatto, gran parte del fatturato all’applicazione dell’Iva nazionale. Attraverso un approfondito e articolato studio della normativa (sia nazionale, sia comunitaria) e il riscontro della copiosa documentazione tecnica acquisita durante le operazioni ispettive, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno dimostrato la diversa natura delle operazioni e la loro normale imponibilità Iva.