Cronaca

Genova, Israele e Palestina: scontri razziali e religiosi anche nel capoluogo ligure

mensa

Genova. Uno studente israeliano iscritto alla Facoltà di architettura di Genova ha descritto al quotidiano Yediot Ahronot un’aggressione, che riferisce di aver subito martedì scorso presso la mensa universitaria da parte di un palestinese originario di Gaza. “Ho visto la morte negli occhi”, ha dichiarato.

Il giovane israeliano, di nome Assaf, ha detto al giornale che durante il diverbio l’assalitore, di nome Ibrahim, ha impugnato un coltello da cucina annunciando la propria determinazione ad ucciderlo, incoraggiato da decine di altri studenti islamici. L’israeliano è comunque riuscito a fuggire ed è rimasto incolume. Yediot Ahronot dedica ampio spazio alla vicenda e sostiene che gli studenti universitari israeliani iscritti all’ Università di Genova, una quindicina, “vivono all’ombra di una minaccia permanente”.

Il giornale cita una testimonianza secondo la quale già un anno fa il presunto assalitore, Ibrahim Abdel Haji, minacciò di uccidere un altro studente israeliano. Lo studente Assaf ha lamentato che solo uno dei presenti si sia detto pronto a fornire, se richiesto, la propria testimonianza. Il giornale israeliano, da parte sua, si chiede che cosa impedisca adesso alla polizia locale di fermare il giovane palestinese che, in apparenza, “minaccia di uccidere studenti israeliani”. In un’intervista alla radio militare lo studente Assaf ha aggiunto che nel clima di intimidazione creatosi “gli studenti israeliani ormai si spostano solo in coppie e le ragazze in particolare sono molto impaurite”.

Il giovane ha aggiunto che nella mensa dove si è verificato l’incidente “esiste una netta maggioranza di studenti islamici, per lo più libanesi, palestinesi e siriani. Gli stessi studenti italiani ed europei – ha affermato – si sentono là intimoriti”. Anche nei dormitori della facoltà di medicina, a suo dire, “c’é un’atmosfera che mette paura”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.