Genova. Falsificare dichiarazioni Isee, dichiarare di essere nullatenenti o di essere molto vicini al “rosso” per ottenere rette agevolate o borse di studio universitarie.
Sono i nuovi furbetti, per adesso 25 dall’inizio dell’anno, che hanno ritoccato al ribasso le proprie autocertificazioni per ottenere facilitazioni non dovute. Ma il numero è destinato a crescere perchè Palazzo Tursi ha inoltrato al comando provinciale della guardia di finanza quasi 300 segnalazioni che verranno analizzate nei prossimi giorni.
Il settore scuola è quello con più pratiche sospette: 140 ripartite tra asili nido e servizio ristorazione. Su 38 mila famiglie
che hanno iscritto i figli alla ristorazione scolastica, soltanto 2 mila dichiarano un reddito Isee l’indicazione della situazione economica equivalente, combinazione di reddito complessivo, patrimonio mobiliare, immobiliare, figli e coniuge a carico superiore ai 37 mila euro. C’è quindi un esercito di 36 mila famiglie che pagano quote ridotte, riservate sulla carta ai cittadini più bisognosi.
Gli Isee aggiustati sono stati individuati in istituti comprensivi di Bassa e Media Valbisagno (nelle scuole Quezzi Fontanarossa e Montaldo), nel Centro Est e in Valpolcevera. Per queste famiglie, il Comune ha già ricalcolato il dovuto e presentato il conto.