Genova. “Questo murale guarda il mare, un mare che separa e unisce speranze terre e destini . E’ un omaggio a tutti quegli italiani che, carichi di sogni e di coraggio, lasciarono questo porto per raggiungere l’Argentina. E’ la memoria di un lontano passato che riflette il nostro presente. Oggi questo porto di partenza diventa porto di accoglienza. Dedicato a tutti gli emigranti che lasciarono la propria terra per re-esistere altrove”.
Sono queste le parole di dedica che appaiono sul murale “Orizzonti di Speranze”, dedicato all’emigrazione italiana e realizzato dall’artista Munù Actis Goretta. L’opera è stata inaugurata oggi a Genova, in Largo Taviani accanto al Galata Museo del Mare per festeggiare il Bicentenario dell’istituzione del primo governo argentino indipendente dalla corona spagnola.
Presenti all’evento il Console Generale della Repubblica Argentina amb. Gustavo Moreno, l’Ambasciatore Argentino a Roma Torquato Di Tella, il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello e l’assessore alla Cultura Andrea Ranieri. A presenziare la cerimonia di inaugurazione è stata Maria Paola Profumo, presidente del MuMa, che ha ringraziato l’autrice argentina del murale e gli studenti dell’accademia Lingustica, collaboratori del progetto.
Per l’occasione il calciatore argentino della Sampdoria Fernando Tissone ha donato la sua maglietta, in omaggio a chi, come lui, grazie all’amicizia tra Italia e Argentina ha potuto realizzare un sogno.
Dopo la cerimonia, alcuni figuranti vestiti da “emigranti” hanno invitato un centinaio di persone presenti ad entrare al Museo, dove si si sono intervallati momenti di lettura, musica e danza dedicati all’emigrazione e alla cultura argentina, con la partecipazione del Quartetto Nuevo Encuentro, Noemi Wolf, Gruppo Storico Sestrese e il gruppo L’incantevole Aprile.
“Il rapporto di amicizia tra Genova e Argentina è profondo – ha spiegato Guerello – Tantissimi genovesi sono partiti alla volta dell’Argentina, non a caso la città di Boca ricorda Boccadasse. Questa targa racchiude la storia e anche il nostro presente: da città di partenza, Genova si trasforma in porto di arrivo. Questa è un’opera d’arte per gli anziani e per i tanti giovani, oltre a essere auspicio di pace”.
Interrogato poi su quali siano i rapporti con le comunità sudamericane di Genova al di fuori delle manifestazioni culturali, il presidente del consiglio comunale ha aggiunto: “Con queste persone abbiamo rapporti intensi, proficui ma cordiali. L’apporto di queste comunità, nonostante qualche problema fisiologico, è importante, produce linfa giovanile vitale per una città come la nostra. Il luogo di questo murales non a caso è un punto strategico, con un flusso turistico di gran pregio, e rappresenta a pieno l’accoglienza al Museo del Mare, un polo straordinariamente importante nel mondo e particolarmente attento all’immigrazione”.