Genova. Come previsto, Paolo La Porta, di 38 anni, il bodyguard scoperto mentre portava in casa un borsone pieno di blister e flaconi di sostanze dopanti, e possessore, inoltre, di una pistola semiautomatica, con la matricola abrasa, si è rivelato la punta dell’iceberg di una piccola organizzazione che gestiva il traffico di sostanze dopanti dall’est Europa verso Genova.
Oggi, altre quattro persone, istruttori di palestre, alcuni già noti alle forze dell’ordine, sono finite nei guai, denunciate dai carabinieri del Nas per ricettazione, importazione e commercio di sostanze dopanti illegali provenienti dalla Polonia. Secondo gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Biagio Mazzeo, i medicinali venivano fatti arrivare a bordo di pullman. Sempre oggi sarà effettuata la perizia sull’arma di La Porta per vedere se sia funzionante.