Genova. Un milione di persone l’anno, questa la stima dei visitatori che periodicamente entrano nei musei genovesi. Le strutture culturali sono però oggetto di pesanti tagli contenuti nella manovra finanziaria di quest’anno. A questo proposito è stata indetta la mobilitazione nazionale “Porte chiuse – luci accese sulla cultura” contro i tagli del governo.
Venerdì prossimo anche Genova parteciperà con una serie di iniziative: durante il giorno entrata gratuita in tutti i musei, tranne quelli di Strada nuova, il museo della Laterna e l’abbazia di San Fruttuoso, che apriranno invece la sera, dalle 19 alle 23 sempre gratuitamente, una raccolta di fime per un appello sull’importanza strategica della cultura e la necessità di investimenti, in piazza Matteotti dalle 12 alle 14. In quelle due ore saranno chiusi anche i musei del Muma.
“Nella legge 122, alcune norme sono lesive dell’autonomia locale e disastrose per la cultura – ha detto l’assessore comunale alla cultura Andrea Ranieri, durante la presentazione dell’inziativa Anci e Federculture – non possiamo promuovere mostre ed eventi che superino il 20 per cento di quanto speso nel 2009, si rischia una grave limitazione delle sponsorizzazione di eventi e si eliminano di fatto gli sponsor privati dei teatri lirici visto che i consigli d’amministrazione vengono ridotti a cinque persone”. Ranieri ha poi sottolineato come la cultura sia il core business dell’Italia e “se crolla Pompei non crolla solo un pezzo di passato ma di futuro dell’Italia”.