Genova. Quando, come in queste ore, il freddo diventa pungente, il pensiero corre subito alle persone senza fissa dimora, anche in memoria del clcochard morto un anno fa in piazza De Ferrari. Il Comune di Genova quest’anno non vuole farsi trovare impreparato e oggi, in collaborazione con le reti del volontariato e del terzo settore, affronta l’emergenza freddo attraverso un piano ad hoc che durerà fino al 15 marzo. Ecco le nuove iniziative che si vanno a sommare a quelle già in atto: 98 posti aggiuntivi per la notte (che in totale diventano così 185), 40 nella Palestra di via delle Fontane, 20 al Caffé caldo Vico Stoppieri per persone senza fissa dimora, segnalate dal Progetto Pulmino, 28 al centro diurno La Casetta, in salita Nuova N.S. del Monte, 10 all’Associazione S. Marcellino.
Nel progetto oltre al Comune sono coinvolti Fondazione Auxilium Caritas, Associazioni S. Marcellino e Massoero 2000, la rete dei gruppi di strada, associazioni che già offrono servizi sia di tipo diurno (ascolto, laboratori, distribuzione pasti) sia notturni, durante tutto l’arco dell’anno. Da quest’anno inoltre, in accordo con la Regione Liguria e l’Ospedale S. Martino sarà istituito il servizio di convalescenza protetta per le persone in difficoltà che necessitano di un periodo di stabilizzazione delle condizioni di salute, attraverso erogazione di cure domiciliari, accessi al Pronto Soccorso e ricoveri ospedalieri.
E’ inoltre previsto il potenziamento notturno dei gruppi di strada, la collaborazione col servizio di Pronto intervento sociale e con l’Unità di crisi della Protezione civile del Comune, ed è in corso di definizione l’accordo con Grandi Stazioni delle Ferrovie, per l’apertura straordinaria delle sale d’attesa nelle notti più fredde.