Genova. Otto anni e otto mesi, senza aggravante dell’odio razziale, invece dei 10 inflitti nel processo di primo grado. La corte di Appello ha condannato per tentato omicidio, rissa aggravata, minacce e ingiurie Livio Panizzi, il giovane 25enne che, dopo una rissa alla stazione di Cogoleto colpì con una chiave dinamometrica Steve Melqiza, un giovane albanese di 19 anni, causandogli menomazioni gravi.
Pena confermata a 8 mesi, invece, per un altro imputato, Taulant Agolli, albanese di 22 anni accusato di rissa aggravata, minacce e danneggiamento dell’auto di Panizzi, pena sospesa con la condizionale. Un altro giovane, all’epoca minorenne, era stato giudicato dal tribunale dei minori per gli stessi reati contestati ad Agolli. Di rissa, danneggiamento e minacce era stato anche accusato l’albanese Steve Melqiza, il giovane rimasto gravemente ferito alla testa, il quale, al momento, non è imputabile. Confermata in appello anche la provvisionale di 170.000 euro per Steve e 20.000 euro a testa per i parenti.
“Tra qualche anno Panizzi è fuori – ha dichiarato la sorella di Steve che, dopo la lettura della sentenza – mentre mio fratello è condannato a vita. Si è trattato di odio razziale tanto è vero che avevamo fatto due denunce ai carabinieri perché già dal 2006 arrivavano minacce e messaggi telefonici contro di lui perché albanese. Ora mio fratello – ha detto – è a letto e ha finito di vivere. Sono stupita che loro, da genitori, non riescano a capire la sofferenza che proviamo visto che non abbiamo mai ricevuto, non solo un risarcimento, ma nemmeno una lettera di scuse”