Genova. La presenza di Welby ed Englaro alla trasmissione “Vieni via con me” di Fazio e Saviano ha suscitato innumerevoli reazioni da parte delle associazioni per il diritto alla vita. Anche il presidente di Federvita Liguria, Eraldo Ciangherotti, ha commentato il diritto di replica negato alle Associazioni pro-life.
“Se, accanto al racconto di Welby ed Englaro, per Fabio Fazio e Roberto Saviano è inaccettabile dare voce alle persone che, quotidianamente, vivono affette da gravi disabilità, allora è pure inaccettabile pagare il canone Rai per chi, cittadino italiano, non riconosce i prodotti televisivi di parte, erogati dalla televisione di stato”.
“Infatti, se sul piano umano – prosegue il presidente Ciangherotti – potrebbe essere nella libertà del conduttore e dello scrittore rifiutare di farsi condizionare ulteriormente la loro trasmissione, andata in onda tra tante difficoltà e solo in una serie limitatissima di puntate, tuttavia il cittadino che paga il canone Rai, su temi così importanti e coinvolgenti, deve poter riflettere e comprendere anche l’ altra parte del problema: è sbagliato contrapporre diritto alla morte e diritto alla vita perché, se si va a vedere in concreto, in entrambi i casi si cerca di tutelare la vita con i suoi diritti inviolabili e con le sue grandi sofferenze che pure la rendono degna di essere vissuta anche da quelli che hanno avuto poco. Anche loro hanno diritto di andare in televisione”.