Genova (Pegli). Calmo, apparentemente sereno, sicuramente sicuro. Si presenta così il presidente Preziosi ai microfoni durante la conferenza stampa che ha sancito la fine del rapporto tra il Genoa e mister Gasperini. Il presidente Preziosi ha toccato molti temi, non si è sottratto alle domande dei giornalisti.
Ha parlato di una decisione sofferta: “Stanotte ho dormito pochissimo, c’era un rapporto di affetto e di stima, ma è stata una scelta dolorosa. Quando l’emozione scompare, quando saremo più freddi, ci vedremo a colazione e ne discuteremo”. È stato questo il motivo per cui è stato proprio Capozzucca ad annunciare a Gian Piero Gasperini dell’esonero. “Io sto vivendo questa scelta in maniera dolorosa, ma non patetica. Io sapevo che dovevo farlo, questa notte ho pensato, deciso e ho fatto. Come sempre succede agli uomini d’azione … io spero che il mister comunque conservi sentimenti di gratitudine nei confronti miei, della società, dei tifosi e della città.
“Ho sentito che era il momento giusto – ha continuato – per quanto questa fosse una soluzione che io ho sempre rifiutato, perché non mi piace pagare una persona che resta a casa, perché non mi piace rifiutare il diritto al lavoro di persone che in questo modo si guadagnano da vivere. Non avevo mai tenuto in considerazione questa eventualità, invece c’è stato un momento, una sensazione, la pancia che mi ha detto, devi fare questa scelta. Non c’è stata voglia di ledere il mio mister, è semplicemente stato il momento giusto”.
Mister Ballardini arriva con un contratto di otto mesi che verrà riconfermato solo su obiettivi pattuiti con la società, risultati da conseguire che Preziosi però non rivela. Ballardini arriva con un secondo allenatore e un preparatore, non porta con se tutto lo staff al completo. “In questo senso non ci sarà una rivoluzione”.
Preziosi ha ironizzato sul nuovo allenatore: “Il Curriculum di Ballardini non è così lungo, ma ha avuto presidenti terribili: Cellino, Zamparini e Lotito!”. Una delle stoccate a Gasperini la riserva proprio in questo discorso, parlando di Ballardini come di un allenatore aziendalista: “Ho visto come si è comportato con il caso Pandev e Ledesma, è stato un aziendalista, cosa che forse qui è un po’ mancata”.
Nella scelta del nuovo allenatore non ha pesato il modulo che utlizza Ballardini: “La difesa a 3 ha dato molte soddisfazioni, eppure quest’anno sembrava non funzionare. Forse perché gli altri erano più forti, sono migliorati. Quest’anno non riuscivamo a mettere più in difficoltà gli avversari. Abbiamo visto il Brescia che stava vincendo a San Siro, mentre noi ci stiamo sempre presentando come vittima sacrificale. Comunque no, non ho scelto Ballardini per una questione di modulo”. Preziosi poi ha continuato: “La squadra qui non ha bisogno di fenomeni, ha bisogno di serenità e un nuovo modo di porsi. Ballardini ha la sua età, credo sia la persona adatta. È un romagnolo, una persona che potrebbe riuscire a dare tranquillità. Qui non c’è bisogno di fenomeni, qui c’è bisogno di lavorare in maniera tranquilla”.
Ha concluso la conferenza stampa parlando sia della partita di ieri: “Il primo tempo con il Palermo è stato orribile, sembravamo pecore e ci hanno mangiato. Sembrava una squadra che già sapeva di perdere, e questo per me è stato doloroso”.
Infine un cenno ai giocatori, escludendo dalla sua scelta di esonerare Gasperini una qualsiasi loro responsabilità. “Qualche giocatore, forse forte dell’organico, magari si è nascosto. Questo non è il posto per fare le comparse o le belle statuine. Ora non hanno più alibi, posso concedere loro un momento di tristezza perché erano legati a Gasperini, ma adesso bisogna lavorare. Sono sereno sul futuro comportamento dei miei giocatori. Io non amo parlare dei giocatori con il mister, anzi come non chiedo la formazione al mister, io non chiedo mai ai giocatori del mister, perché sarebbe un modo per screditarlo”.
Si chiude dunque la conferenza stampa del presidente Preziosi, proprio quando la squadra del Genoa si prepara per l’allenamento diretto dal nuovo allenatore Ballardini. Bisogna rapidamente cambiare pagina: mercoledì sera il Bologna è ospite del Grifone a Marassi, e si potrà già valutare se questa scossa psicologica voluta da Preziosi sarà effettiva o solo teorica.