Cronaca

Dopo gli scacchi, Nomadelfia: don Vassallo lascia Rivarolo per la comune di Grosseto

nomadelfia

Rivarolo. Tre anni a Nomadelfia, per imparare ad amare. Don Stefano Vassallo, dal 2004 parroco della chiesa del Santissimo nome di Gesù al Borghetto di Rivarolo, ha deciso: dopo aver partecipato ai Campionati italiani di scacchi, e aver dato vita al Primo campionato italiano di scacchi per religiosi che si terrà domani e dopodomani a Caurgate (Milano), sempre con il benestare del Cardinale Angelo Bagnasco, si trasferirà nella comunità di cristiani cattolici, fondata negli anni Trenta da don Zeno Saltini, alle porte di Grosseto dove tutti i beni sono in comune e non esiste proprietà privata né circola denaro.

“Nomadelfia – ha spiegato don Stefano salutando la sua comunità del Borghetto – è un luogo nel quale la fraternità è legge, in cui al primo posto c’é sempre la domanda radicale che ogni cristiano deve porsi ossia come poter amare meglio Dio e costruire il suo regno. Vado a Nomadelfia dopo trent’anni di presbiterato – ha concluso – per imparare ad amare perché ogni tanto è necessario arricchire la propria persona con esperienze appaganti ed estranee alla propria routine”.

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