Genova. Poco guadagno e clienti non disposti ad affidare loro casi importanti. In ordine di percentuale le toghe rosa si occupano prevalentemente di diritto di famiglia e minori (68,5 per cento), proprietà e condominio (55%), contrattualistica (52%). Il ritratto della donna avvocato, emerso dalla ricerca Censis, promossa dalla Commissione pari opportunità del Consiglio Nazionale Forense e dall’Aiga, e presentata oggi durante i lavori del XXX Congresso nazionale degli avvocati, non è dei migliori.
Eppure le donne avvocato continuano a scegliere la professione. Diverse le motivazioni: prima di tutto la passione, secondariamente il profitto e terzo la funzione di servizio alla collettività. Inoltre ultimamente hanno cominciato a scalare il potere dell’ordine all’interno: due le donne entrate a far parte del Consiglio Nazionale Forense a livello nazionale, e 44 sono le presidenti dei consigli regionali.