Confesercenti Liguria alla Brambilla: “La crisi c’è, occorre una nuova politica del turismo”

Aeroporto - arrivo crocieristi

Regione. Nel fine settimana appena trascorso si sono svolti, a San Rossore (Pisa), gli Stati Generali del Turismo di Confesercenti. Alla convention ha partecipato una nutrita delegazione in rappresentanza dell’appena costituita Area Turismo di Confesercenti Liguria.
Durante i lavori, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha espresso un giudizio positivo sull’andamento del comparto nel nostro paese: “L’Italia si è difesa bene in un contesto difficile: nel primo semestre del 2010 gli arrivi dall’estero sono aumentati del 5,3%, mentre altri competitori diretti sono rimasti indietro”. Il ministro ha poi diffuso una serie di dati secondo cui, in ottobre, oltre 8 milioni di italiani hanno trascorso almeno una vacanza fuori casa, quasi il 16% della popolazione, in aumento rispetto allo scorso anno quando la quota di vacanzieri è stata pari al 12%). Più di tre quarti dei turisti hanno approfittato del lungo week-end dal 28 ottobre al primo novembre, più lungo di quello dello scorso anno grazie alla coincidenza del giorno di festa con il lunedì. Per lo più il raggio della vacanza è stato nazionale: quasi 8 turisti su 10 hanno preferito destinazioni italiane, in media un turista in più rispetto allo scorso anno. Il 15% ha scelto la Toscana. Più ricercate rispetto al 2009, le città d’arte si confermano meta preferita per la vacanza di ottobre, sia in Italia che all’estero (rispettivamente il 43,5% e 69,6% delle vacanze). La classifica delle scelte vede poi al secondo posto le località di mare (23,3% in Italia, 29,1% all’estero) e la montagna (20,7 e 9,8%), quest’ultima più richiesta rispetto allo scorso anno.

Ma al di là delle cifre fornite dal Ministero relative all’ultimo mese, gli operatori del settore denunciano una situazione decisamente meno rosea nel lungo periodo, come spiega anche Antonio Fasone, alla prima uscita in qualità di coordinatore dell’Area Turismo di Confesercenti Liguria: “Nonostante il ministro Brambilla abbia tenuto a rimarcare la tenuta del settore in un periodo di crisi, la situazione in Italia e nella nostra regione è difficile. Negli ultimi anni il turismo ha perso importanti quote di mercato e la redditività delle imprese è diminuita. Occorre una nuova politica del turismo che riconosca finalmente come questo comparto sia oggi divenuto una voce fondamentale del Pil del nostro paese”.
Fatta questa necessaria precisazione, Fasone ha poi spiegato le ragioni che hanno spinto Confesercenti a dotarsi di un’Area Turismo al proprio interno: “Si tratta di uno strumento che permetterà alla Confederazione di coordinare tutte le politiche relative ad un settore che altrimenti, per sua natura, è trasversale e sconfina in diversi comparti dell’economia”.

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