Cronaca

Caso Ruby: giallo sulla collana ricevuta dal premier

Ruby rubacuori no censura

Genova. La collana di Damiani, che Ruby ha dichiarato di aver ricevuto in regalo dal premier Berlusconi, sarebbe stata rubata nella casa famiglia di Sant’Ilario, dove la ragazza era stata ospite da giugno. Una denuncia di furto, secondo quanto scrivono “Il Corriere della Sera”, il “Corriere Mercantile” ed il “Secolo XIX”, era stata fatta da Ruby ai carabinieri di Genova nel luglio scorso.

In quella denuncia Ruby spiegava che “alcuni ignoti nella notte avrebbero sfondato la porta della sua camera da letto” e all’interno avrebbero fatto razzia, portando via tutto quanto di prezioso possedesse. In particolare Karima El Mahroug denuncia di aver subito il furto di un ingente quantitativo di preziosi tra i quali spicca anche la collana di Damiani che Ruby dice di aver ricevuto in regalo ad Arcore, e spiega di avere “forti sospetti che possano essere state delle ragazze dell’Istituto di Sant’Ilario” mosse dall’invidia. I carabinieri di Genova inviano gli atti alla Procura di Milano perché qualche ora più tardi vengono informati dell’inchiesta della procura del capoluogo lombardo sulla giovane nordafricana, sospettata di essere al centro di un giro di prostituzione minorile e quei regali possono essere legati in qualche modo a quell’attività.

Dopo due settimane circa, ad agosto, Ruby contatta di nuovo i carabinieri spiegando di aver ritrovato i gioielli sepolti in un giardino poco distante. I militari compiono un sopralluogo e trovano tutto, scattando foto ad ogni singolo gioiello trovato. Immagini che finiscono sul database dei carabinieri e vengono inviati quasi in simultanea a Milano. Tra i preziosi, sporchi di terriccio, anche un fascione in oro marca “Nicotra di San Giacomo”, ma non c’é traccia della collana di Damiani e nemmeno di un Rolex Daytona con quadrante in oro bianco e brillanti, ma Ruby dice di non voler procedere a querela perché si tratterebbe “solo di uno scherzo”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.