Regione. In tempi di crisi, si sa, vige la politica del risparmio e dei tagli. Dalla Lega arriva una singolare proposta: “Alcune aree protette della Liguria non portano nessun vantaggio paesaggistico- ambientale, ma anzi solo sprechi”. Con questo giudizio tranchant, il consigliere regionale della Lega, Francesco Bruzzone sta lavorando a una proposta di legge per la chiusura di alcuni parchi regionali.
“Alcuni parchi naturali, quali l’Antola, l’Aveto e il Montemarcello-Magra dalla loro istituzione ad oggi non hanno portato alcun tangibile, miglioramento ambientale, faunistico, paesaggistico, turistico o agricolo – scrive il consigliere in una nota – Al contrario sono invece ben tangibili gli esborsi di denaro pubblico a favore di questi Enti.
Bruzzone da tempo sostiene la necessità di eliminare alcuni parchi naturali liguri, anche in risposta alla recente sentenza della Corte Costituzionale, depositata giovedì scorso, con la quale viene impedito ai cacciatori iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia di accedere alle aree contigue di alcuni Parchi regionali, riservandone il diritto ai soli residenti.
“La sentenza interessa i Parchi dell’Antola, dell’Aveto, di Montemarcello-Magra, di Portovenere e di Portofino esistenti ormai da anni, non hanno prodotto alcun significativo risultato – dice Bruzzone – Siamo in epoca di risparmi. Anche la Regione Liguria ha ridimensionato il numero delle Comunità Montane e in tutti i settori è necessario effettuare tagli. Perché mantenere in piedi questi Enti inutili? A che serve l’area contigua al parco di Portofino? Ritengo che la sentenza della Corte costituzionale, che ancora una volta penalizza i cacciatori senza ottenere risultati significativi, accenda il dibattito sulla necessità o meno di tenere ancora in vita alcuni Parchi naturali regionali, incapaci di produrre risultati”.